Sono 46 donne di 13 Paesi, tutte alla guida di aziende familiari di primo piano. Tre quarti di loro, se chiudono gli occhi e visualizzano la leadership di un business di famiglia, immaginano un uomo di mezza età. Perché se le presenze femminili al vertice delle aziende sono sempre più numerose, gli stereotipi sopravvivono. E perfino le donne stesse faticano a liberarsene. È questo uno dei risultati a cui è arrivato un sondaggio su leader di imprese nei settori alberghiero, food & beverage, tessile, farmaceutico, edile, siderurgico, manifatturiero e bancario. Le interviste sono state condotte tra l’agosto e il dicembre 2020 da Nadine Kammerlander, professoressa della business school Whu, Elizabeth Bagger, director general di Ifb Uk, Sasha Lund, founder di Core Values Consulting, e Doris Sommavilla, direttore di Stonehage Fleming.
La task force femminile contro gli stereotipi
